giovedì 13 dicembre 2012

Spiegato solo qui l'incredibile comportamento modalita' P + Flash Nikon

Ritorno su una questione mai spiegata in nessun manuale, e la riassumo in modo piu chiaro di quanto fatto in precedenza.

Il Programma P e' una manna quando si lavora in luce ambiente... ma quando collegate un flash... e provate a usarla, magari con un obiettivo luminoso... vi assicuro che ci uscirete scemi. La logica del Programma P + Flash infatti, non e' documentata da nessuna parte, e, cosa piu sconvolgente, sembra andare contro ogni logica fotografica.

Il programma P CHIUDE il diaframma in condizioni di scarsa luce, e piu alzo gli iso, piu il diaframma viene chiuso! Nessuna possibilita' di usare f/2.8 o modalita' P*... P* viene bloccato a f/5.6 su un 50mm f/1.8. In pratica... vi impedisce di raccogliere luce... con una lente luminosa!

Vi assicuro che e' quanto di piu snervante e illogico vi possa capitare, uno si aspetta di metter la macchina in P completamente automatica e di poter continuare a usare P* come ha sempre fatto senza flash. Nisba.

La modalita' P+Flash e' completamente diversa dalla modalita P. e non e' documentata da nessuna parte.

La logica del programma P infatti, e' di delegare completamente l'illuminazione della scena al flash, e di usare SOLO il sistema Flash TTL per calcolare l'esposizione.

Innestato il flash, la macchina imposta il tempo di scatto tra SYNC e Minimo tempo SYNC. Questo dipende dalla luce ambiente. Ma il diaframma?

Il tempo sync rompe la logica del programma modificabile P*. E qui viene il bello:
  • Se c'e' tanta luce ambiente, il tempo sara' bloccato al tempo SYNC, e qui impazzite perche' ruotando le ghiere vedete scritto P* ma non succede niente! Il diaframma resta bloccato! In realta'
  • 2 Se c'e' poca luce ambiente, succede il contrario, il tempo sync al minimo... e di nuovo impazziate, diaframma bloccato a f/5.6 ad esempio e P* che si attiva... senza cambiare niente!
  • 3 Se c''e la luce ... giusta... il programma P funziona.

Quello che manda in confusione, e' che il realta' P* funziona...ma sta funzionando in background. Se togliete il flash, la macchina va nel programma P impostato.



Ora veniamo al problema principale. Che diaframma sceglie la macchina in P+Flash ?


Come ho spiegato precedentemente, la logica e' di delegare l'illuminazione al flash.
P + Flash sceglie un diaframma non in base alla luce ambiente... (come farei io, se c'e' poca luce... cerco di aprire il diaframma), ma in modo da dare massima liberta' operazionale al flash in base al suo numero guida!

Ovvero, centra sostanzialmente il diaframma in una posizione dipendente dal numero guida, in modo da consentire al flash di avere modo di ridurre la sua potenza in caso ci siano soggetti vicini...

C'e' poca luce... alziamo gli ISO... SBAGLIATO! Questo riduce la liberta' del flash... per cui il programma P che cosa fa??

CHIUDE IL DIAFRAMMA.

Geniale.

mercoledì 14 novembre 2012

Luce artificiale in fotografia



Un breve riassunto dei vari tipi di fonte illuminazione artificiale esistenti, e loro applicazioni fotografiche. In foto, una lampada HID Metal Halide.

TUNGSTENO E' la classica lampadina di Edison, produce luce intorno ai 2000Kelvin, temperatura colore dipende molto dalla potenza della lampada e dalla qualita' del filamento. La troviamo ancora ovunque... in genere, e' di potenze limitate a 60W, 100W. Pregio: Se correttamente bilanciata, ha spettro abbastanza continuo, va bene fotografia. Difetto: tantissima energia buttata via in calore. Difficile trovare potenze superiori ai 250W. Si usa come lampada pilota nei flash da studio. Si usano anche per produrre luce infrarossa. Intensita' variabile ma attenzione, al variare intensita'... cambia la temperatura colore! Ottima per fotografia, specie per still life, ritratto a luce continua.

ALOGENA Simile al tungsteno, ma sfrutta il ciclo alogeno, e raggiunge temperature piu alte. Luce fino a 3000Kelvin, e potenze fino a 500W facilmente trovabili. Ottima per fotografia a luce continua. Scalda. Intensita' variabile, ma attenzione, al variare intensita'... cambia la temperatura colore!

FLUORESCENZA Le lampade a basso consumo, i tubi, son tutte lampade a fluorescenza, comunemente dette a basso consumo ed erroneamente dette al Neon. Ce ne son di quasi tutte le temperature di bianco, e ce ne son alcune adatte alla fotografia, di solito quelle opportunamente bilanciate. Ideali per illuminare con luce diurna locali interni, ad esempio usiamo al nostro photoclub tubi bilanciati 6500K. Si usano anche in illuminatori PROFESSIONALI per video. SI usano anche per produrre luce ultravioletta (wood lamp). Intensita' scarsamente regolabile, ma senza variazioni temperatura colore. Ottima per fotografia e ritratto in luce continua, tra l'altro, come il tungsteno, i pochi kelvin aiutano non poco a render chiara e omogenea la pelle, a differenza di luci a temperatura piu alta, dove tutti i difetti ... saltano fuori!

HID Mercury-vapor lamps Usata sui lampione, produce luce bianco violetta a corto spettro. Pessima per fotografia, non ha basse frequenze, si riconosce dalla forma genericamente a uovo rivestita di bianco, che e' in realta' uno strato a sua volta fluorescente che converte i raggi UV in visibile. Intensita' non regolabile.

HID Metal-halide (MH) lamps (quarz, ceramic...) Son le migliori lampade ad altissima pressione oggi in commercio, producono luce bianca a largo spettro ideale per resa del colore ed esercizi commerciali sui 4000K e consumano e scaldano molto meno delle alogene. Perfette per fotografia anche se molto difficili da trovare per usi domesitici poiche' richiedono appositi circuiti di accensione. Intensita' non regolabile.

HID Sodium-vapor lamps Lampade ai vapori di sodlio, si riconoscon subito sono i lampioni gialli e quelle delle gallerie autostradali si distinguono le HPS High Pressure Sodium e LPS Low Pressure Sodium. Entrambe producono luce a strettissimo spettro, (nel caso LPS e' una riga solo sullo spettro) molto visibile dall'occhio umano, ma ovviamente monocromatica. Morale, impossibile fotografare, per totale assenza di colore, al massimo vanno bene per foto in luce monocromatica di oggetti in cui il colore non e' importante. Intensita' non regolabile.

HID Xenon short-arc lamps Sono lampade estremamente costose, che producono una luce di altissima qualita' a larghissimo spettro, perfette per fotografia, vengon usate nei proiettori cinematografici e digitali, nelle lampade di alta potenza. Dai 5000 ai 7000Kelvin. potenze anche altissime.... Intensita' non regolabile.

Carbon Arc Ormai in disuso, ma per decenni le lampade ad arco su elettrodi in carboncino hanno fatto la storia della fotografia cinematografica, nei tipici proiettori a fresnel. Producono una luce a larghissimo spettro, sui 5000Kelvin, ideali per riprese video e fotografiche in luce diurna, possono arrivare a potenze esagerate, le famose fotoelettriche per illuminare gli aerei nemici... Lavorano a pressione atmosferica... richiedono se usate in interni sistemi opportuni di ventilazione... perche' fanno non poco fumo. Intensita' regolabile cambiando la distanza degli elettrodi, lo spettro non cambia in funzione dell'intensita'.

Flash Xenon arc Son le lampade a scarica del flash, la combinazione di gas e' scelta in modo da ottenere luce a larghissimo spettro bianca bilanciata su una particolare frequenze, tipicamente 5000 - 5500 Kelvin. Regolabile in intensita' cambiando intensita' della scarica ma soprattutto cambiando la durata. Emettono anche un po di luce in UV.

LED Scarse potenze, ma ovvio risparmio energetico. Spettro molto variabile in funzione del tipo di led usato. Diciamo che sono ideali per fotografia macro, e illuminatori per riprese video da studio piccoli e portatili. Difficili da regolare ma non variano spettro emesso in funzione della potenza. Se usati in sistemi multiled, la regolazione diventa banale accendendone solo alcuni. Posson produrre luce infrarossa e UV.

Candela/fuoco Perche' non citarla? Sui 1000Kelvin in genere, spettro continui sulle basse frequenze, quasi assente di alte frequenze, si puo usare in fotografia... con lenti luminose!! Come per le tungsteno e alogene, le candele emetton colori sul giallo rosso, tipici della pelle. Ecco perche' un proverbio diceva... Ne donna, ne tela... a lume di candela... La pelle alla luce del fuoco e delle candele, sembra perfetta... Stesso principio del filtro rosso/rosa per il ritratto nel bianco e nero.

Lampada a Gas Le famose Camping Gas, lampade da campeggio con retina producono luce a largo spettro intorno ai 3000K. In certe situazioni, posson esser usate benissimo come fonte di illuminazione fotografica. Io le ho usate in grotta e in rifugi bivacchi... A seconda del gas usato e della retina cambia la temperatura.

Chimica Luci di emergenza, stralight, etc.... Qualche uso creativo in fotografia. Il grande vantaggio e' che non vanno alimentante... producon pochissima luce monocromatica... ma per lunghissimo tempo.

Laser Luce monocromatica coerente pura, oggi disponibile a costi irrisori. Si usa in fotografia tecnica per telerilevamento, e perche' no, puo esser usata come luce monocromatica per oggetti lontanissimi da fotografare. Non dimentichiamone l-uso in astronomia per inseguimento e correzione ottica.

Luce sincrotrone Ok, questa ce l'ho messa per deformazione professionale, ma di certo non e' alla portata del fotografo amatoriale. I sicrotroni emettono luce a spettro continuo completo, dall'infrarosso ai raggi gamma. Vengon usate per fotografia scientifica.